Marianna Sandonà è stata uccisa nel 2019 a Montegaldella, in provincia di Vicenza. La sua storia terribile e gli ultimi istanti impressi in un audio registrato con il suo cellulare…
Vittima del femminicidio commesso a Montegaldella nel 2019, davanti a un amico a cui aveva chiesto aiuto, Marianna Sandonà è stata uccisa dall’ex convivente che l’avrebbe colpita con 19 coltellate. Un delitto impresso nella memoria del telefono della donna, che aveva acceso il registratore per tutelarsi dalla furia dell’uomo.
Marianna Sandonà: la biografia
Marianna Sandonà aveva 43 anni ed è stata uccisa l’8 giugno 2019 dall’ex convivente Luigi Segnini a Montegaldella, in provincia di Vicenza.
Amore Criminale, programma condotto da Emma D’Aquino, il 7 dicembre 2023 ha raccontato la sua storia in televisione ripercorrendo le tappe della terribile vicenda.
Marianna Sandonà, ricostruisce la trasmissione, lavorava come operaia capoturno e avrebbe avviato una convivenza con Luigi Segnini fino alla rottura della loro relazione. L’uomo le avrebbe chiesto indietro i regali e durante l’ultimo incontro l’avrebbe uccisa.
Marianna Sandonà: l’omicidio nel 2019
Al delitto di Marianna Sandonà ha assistito un amico della donna, Paolo Zorzi, al quale aveva chiesto supporto proprio in occasione dell’ultimo incontro con l’ex compagno Luigi Segnini.
L’uomo è rimasto ferito nel tentativo di difendere la 43enne dalle coltellate del killer, e dopo un coma farmacologico di diverse settimane si sarebbe svegliato e avrebbe descritto la dinamica del delitto agli inquirenti contribuendo a inchiodare l’assassino.
Segnini avrebbe poi rivolto l’arma su se stesso colpendosi più volte al torace e al collo, ma senza riuscire a suicidarsi.
A processo sarebbe stata determinante anche l‘audio dei terribili momenti dell’omicidio effettuata dalla stessa vittima: Marianna Sandonà aveva attivato il registratore sul proprio telefono cellulare cristallizzando così le fasi del femminicidio.
Il 7 gennaio 2021 il Tribunale di Vicenza ha condannato Luigi Segnini a 20 anni di reclusione con rito abbreviato, sentenza confermata il 29 giugno dello stesso anno dalla Corte d’Appello di Venezia.